Il 25 Luglio la Chiesa Italo-Bizantina-Albanese fa memoria della Santa Martire Parasceve
Si fa memoria anche dei Santi Ermolao, Ermippo ed Ermocrate
La santa martire Parasceve il cui nome dal greco significa «preparazione» era figlia di Agatone e Politia ed è nata in un villaggio nei pressi di Roma. Fu chiamata Parasceve perché nacque di Venerdì (in greco "paraskevì") e ricevendo dai suoi genitori una educazione cristiana si dedicò sin dalla giovinezza alla lettura delle Sacre Scritture e alla meditazione della Parola divina, portando molti alla fede in Cristo.
Venne arrestata e invitata ad adorare gli idoli pagani, ma lei rispose con le parole del profeta Geremia (Ger 10:11): «Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo». Fu martirizzata con la decapitazione dopo numerose torture intorno all'anno 140.
I santi Ermolao, Ermippo ed Ermocrate erano sacerdoti della Chiesa di Nicomedia; essi vivevano in clandestinità dopo che l'imperatore Massimiano aveva fatto bruciare 20.000 martiri nella stessa Nicomedia (vedi 28 dicembre). Sant'Ermolao aveva fatto convertire san Panteleimon alla fede cristiana e quando san Panteleimon fu arrestato perché riconosciuto cristiano, illuminato da Dio che il tempo del martirio del suo maestro era oramai alle porte, rivelò a Massimiano che era stato il sacerdote cristiano Ermolao a convertirlo. Nell'anno 305, i tre santi Ermolaos, Ermippo ed Ermocrate, vennero arrestati e quando confessarono Cristo come unico vero Dio, furono torturati e decapitati.
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